PAPERINO E KIRO: NUOVE AVVENTURE PIPISTRELLESCHE

Kiro

Torna Donald Fauntleroy Duck, alias Paolino Paperino con il suo recente amico Kiro, per spiegare ai lettori italici l’utilità dei pipistrelli nella lotta agli insetti novici per le colture e alle zanzare, flagello di questa malefica estate 2010, e per l’equilibrio dell’ambiente in cui viviamo.

Questa volta ci sono due novità, dedicate ai più piccoli: due album, uno da colorare, l’altro stacca e attacca con i nostri amici.
Parte del ricavato andrà al Museo di storia Naturale di Firenze per la ricerca scientifica sui pipistrelli.
I fascicoli si trovano già dal 15 luglio negli ipermercati e dal 22 luglio nei supermercati Unicoop Firenze con reparto libri.

Come i lettori di Cartoonist Globale ben sanno, Kiro è il personaggio nato alla Walt Disney – Libri di Milano, frutto di un accordo con la Coop per rilanciare a livello italiano la campagna “Un pipistrello per amico”, iniziata a Firenze tre anni fa e promossa dal Museo di storia naturale e da Unicoop Firenze.

Bat Hotel

Attenzione, questi fascicoli non sono ovunque, in Italia!!! Per i collezionisti sfegatati di oggetti particolari e fuori serie (tipo Matteo Sonz, che peò sta in Lombardia) sono un must, anche perché abbastanza elitari e rari.

Ecco dove trovarli:

IPER (dal 15 LUGLIO scorso)
Montecatini, Lastra a Signa, Montevarchi, Arezzo, Cascina, Sesto fiorentino

SUPER (dal 22 LUGLIO scorso)
Agliana, Borgo San Lorenzo, Castelfiorentino, Empoli nuovo, Firenze (Carlo del Prete, Gavinana, Le Piagge), Fucecchio, Lucca, Pisa Cisanello, Pistoia, Ponte a Greve, Pontedera, Prato via delle Pleiadi, Pontassieve, Sansepolcro, Siena Grondaie…

Per chi si fosse perso quanto avevo detto a inizio aprile sull’iniziativa… ecco: ripeto paro paro.

Coop-pipi Mauro Luccarini, amico di stravecchia data con il quale, durante una vacanza di un umptilione di anni fa ci siamo addentrati più o meno nelle anciennes carrières souterraines di Parigi, mi accenna a un’interessante iniziativa nella quale è coinvolto con i Cervelli Riuniti. Utilissima, soprattutto se riuscirà a far sparire un po’ dei miliardi di zanzare che in estate si avventano, sicure della preda, su chi digita freneticamente alla tastiera del computer. Sfigurandolo (e non serve scrivere sui muri contumelie all’indirizzo del sindaco che non provvede a sterminarle).
No. Ci vogliono dei topi svolazzanti, ciascuno dei quali può cibarsi di duemila insetti per notte e quindi essere un regolatore naturale contro l’invadenza dei malefici zanzaroidi.

L’iniziativa riguarda appunto i pipistrelli (non quelli dal cui Ordine dovrebbe essere radiato Augusto Minzolini, e invece resta lì), i fumetti e la bat box: una “scatola” in legno multistrato di betulla, senza collanti e coloranti nocivi, inodore, di circa 35 centimetri di larghezza per 60 d’altezza e solo 5 centimetri di spessore.

Casa0 Questa deliziosa casupola è stata realizzata dalla ditta Demolli ed è venduta praticamente al prezzo di costo, 25 euro (cheap!), per favorirne la diffusione.


La lignea dimora è stata progettato dal gruppo di ricercatori del Museo di Storia Naturale, Sezione di Zoologia “La Specola”, dell’Università di Firenze, in base alle esperienze acquisite sulle specie di pipistrelli italiani.


Alle bat box si lega, di qui a poco, anche Paolino Paperino, divenuto amico di un pipistrello che lo porta per mano nel mondo dei chirotteri. Il nuovo personaggio è nato alla Walt Disney – Libri di Milano ed è frutto di un accordo con la Coop per rilanciare a livello italiano la campagna “Un pipistrello per amico”, iniziata a Firenze tre anni fa e promossa dal Museo di storia naturale e da Unicoop Firenze.


Pipistrello In questo mese, in tutti i supermercati Coop che hanno in vendita le dimore di cui sopra, verrà distribuito un libretto a fumetti nel quale questo amico pipistrello, Kiro, spiegherà a Donald Duck e ai lettori l’utilità dei pipistrelli nella lotta agli insetti e per l’equilibrio dell’ambiente. Inoltre dentro la scatola delle bat box ci sarà un manuale illustrato sull’utilizzo di queste “casette” per pipistrelli.
Scritti da Alberto Savini, i fascicoli sono uno tutto a fumetti, con i disegni di Corrado Mastantuono.
L’altro, invece, è un manualetto arricchito da gag, disegnate da Stefano Intini.


Può darsi che i pipistrelli scelgano la bat box che acquisterete (se lo farete). I pipistrelli le utilizzeranno come rifugio se saranno ben collocate e facilmente individuabili. L’installazione migliore è quella sulla parete esterna di una casa, ad almeno quattro metri d’altezza dal suolo e in vicinanza di vegetazione.


Non è facile per questi trasvolatori trovare un posto adatto per riposare di giorno e cacciare di notte. Scarseggiano le vecchie case con pertugi riparati dove riposare a testa in giù, lontano dai predatori, riparati dal troppo caldo o dal troppo freddo. Quindi possono risultare utili questi rifugi artificiali fatti apposta per loro.

Bandito pipistrello

© Disney per le immagini.

  • Luca Boschi |

    Naturalmente, scherzavo, Carmelo!
    E’ un po’ che non sento l’ottimo Enrico, come sempre recito il “mea culpa” e torno al lavoro.
    Approfitto dello spazio per commentare e allego una possibile risposta, semiriciclata, che potrebbe servire anche a Matteo Venturi (forse un tuo “collega” nel Papersera?), che chiedeva di passare qualche suggerimento a Stefano Ambrosio.
    Uno dei suoi problemi, come senz’altro capisci, è che le storie Disney del passato sono state ristampate molte volte in varie forme, anche più di una sulla stessa testata, e quindi per fornire ai lettori qualcosa che forse non conoscono negli ultimi tempi ci si concentra sulle storie brevi di produzione estera che in passato non erano state prese in considerazione.
    Di quelle più antiche ve ne sono ancora un bel po’, anche di italiane, per esempio ricavandole dagli “Albi della Rosa”: nate per “Albi d’Oro” o “Almanacco Topolino” e adattate al diverso formato.
    Ogni suggerimento è ben accetto, ma non devo certo stare a dirte(ve)lo io, dato che alcuni lettori negli ultimi anni continuano a mandare elenchi di “desiderata”.

  • Jones |

    Caro Carmelo, mi chiamo Jones, sono uno dei ragazzi Jones…
    Scritto da: Jones | 08/14/2010 a 15:40

  • Carmelo Moro |

    Ciao Luca, è da un po’ che non posto sul blog. Mi piacerebbe sapere se ci sono news sull’ultima parte dell’intervista ad Enrico Faccini.
    Ciao, a presto! 🙂
    Carmelo

  • Luca Boschi |

    Scusa di nuovo per la risposta assai veloce, Davide!
    Sono d’accordo con te sulla “opportunità” di inserire quella storia nei “Grandi Classici”. Anche Matteo Venturi (forse un tuo “collega” nel Papersera?) mi chiede di dare qualche suggerimento a Stefano Ambrosio.
    Mi fa piacere, naturalmente, che siate affezionati a questa testata.
    Uno dei suoi problemi, come senz’altro capisci, è che le storie Disney del passato sono state ristampate molte volte in varie forme, anche più di una sulla stessa testata, e quindi per fornire ai lettori qualcosa che forse non conoscono negli ultimi tempi ci si concentra sulle storie brevi di produzione estera che in passato non erano state prese in considerazione.
    Di quelle più antiche ve ne sono ancora un bel po’, anche di italiane, per esempio ricavandole dagli “Albi della Rosa”: nate per “Albi d’Oro” o “Almanacco Topolino” e adattate al diverso formato.
    Ogni suggerimento è ben accetto, ma non devo certo stare a dirte(ve)lo io, dato che alcuni lettori negli ultimi anni continuano a mandare elenchi di “desiderata”.
    A presto,
    Luca

  • Davide Soriente |

    Grazie per la risposta, Luca.
    Sì, non è l’unica testata ma i “Grandi Classici” mi sembra la più adatta per farlo.
    Un saluto.

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