NAPOLI COMICON VOLA IN BRASILE A BELO HORIZONTE

Brazil

Non bastavano le manifestazioni italiane, che a pioggia (emulando quella vera gragnuolante dal cielo) imperversano nella Penisola!

Adesso, un’altra collaborazione di livello mondiale si aggiunge alle tante partnership internazionali del salone Napoli COMICON. Dal 6 al 12 ottobre si svolge in Brasile, quella a cui ci riferiamo: la sesta edizione del FIQ, il Festival internazionale del Fumetto di Belo Horizonte (per chi non lo sapesse, i fumetti si chiamano quadrinhos in Brasile).

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Tra le altre partnership cito di striscioo che COMICON da anni ha aperto una collaborazione con il Festival coreano Bucheon ed è capofila delle Rete Europea dei Festival di Fumetto, creata insieme ai Saloni di Angoulême, Barcellona, Erlangen, Amadora e Lodz.

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In Brasile a rappresentare l’Italia della Nona Arte ci sarà il direttore generale di COMICON Claudio Curcio, insieme alla nostra grande autrice Gabriella Giandelli, alla quale è dedicata una mostra personale (vedi illustrazione in apertura di post).
In programma anche un incontro con il pubblico previsto per domenica 11 ottobre.
Se volete andarci, avete ancora la possibilità di arrivare in tempo, sbrigandovi.
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Nell’immagine sopra, una “sbirciata” a una delle esposizioni, dedicata a un grande fumettista brasiliano, poco considerato in Italia ma non certo passato inosservato: Renato Canini.
Giovan Battista Carpi si divertiva con le sue tavole atipiche e dal piglio di vignettista satirico, ben poco madide di spirito classico da funny animals americani. In Italia sono uscite della sua produzione solo alcune storie con Josè Carioca su Mega Almanacco / Mega 2000. Ma l’artista meriterebbe una riscoperta.
Nella foto sotto, l’anziano Canini ha in mano l’originale della tavola con Josè Carioca e Nestore riprodotta in piccolo, a colori, sopra a destra.
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In Brasile, invece, Canini è considerato indubitabilmente un Maestro. Prova nei sia in numero a lui ostinatamente dedicato nella collana Mestres Disney (come si vede dalla copertina, del tutto uguale come grafica e concept a quella creata in Italia una decina di anni fa, I Maestri Disney, ma molto diversa come allestimento, scelta della carta e così via.
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A lato la foto, di tanti anni fa, di un altro grande e prolifico fumettista brasiliano: l’indimenticato Ivan Saidenberg, scomparso purtroppo pochi giorni fa, ad appena 69 anni, per complicazioni col diabete di cui soffriva.
I lettori italiani, forse senza saperlo, hanno letto centinaia di sue storie, e “derivazioni” delle stesse, elaborazioni fatte da altri autori (me stesso compreso, pur marginalmente) basandosi su sue idee.
A Saidenbrg si deve la creazione o la ripresa (con sviluppo della personalità) di characters come il supereroe Paper Bat (Morcego Vermelho), Pedro, amico di Josè Carioca (Pedrão), l’altro amico Alfonsino (Afonsinho), il piccolo “paperogoide” Pennino (Biquinho), i meno noti Zorrinho, Morcego Verde, Galo, e Vovô Metralha, senza dimenticare Paper Kid (Pena Kid), due storie del quale sono adesso leggibili nel numero in edicola de I Grandi Classici Disney.
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Su Ivan Saidenberg e i suoi personaggi si può leggere (in portoghese, però!) un ricordo a questa pagina, redatto da Marcus Ramone.
Dal suo articolo riporto questo passaggio (spero che lo capiate, è semplice, altrimenti ci prenderemo la briga di tradurlo):
“Foi nessa época que firmou com Renato Canini uma das mais celebradas parcerias dos quadrinhos brasileiros. As aventuras que a dupla criou para o malandro Zé Carioca estão no rol das melhores já produzidas pelo hoje desmantelado Estúdio Disney da Abril e resultaram na criação da Vila Xurupita, Anacozeca – a impagável Associação Nacional dos Cobradores do papagaio caloteiro, cuja coautoria é do roteirista Paulo Paiva – e o Vila Xurupita Futebol Clube, como também os primos Zé Pampeiro, Queijinho e Zé Jandaia.” (qusti ultimi sono tutti alter ego di Josè Carioca)

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Sotto, uno dei tanti stand del festival.
© foto Luiz Navarro.

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  • Gustavo Landucci |

    Non voglio mancare di rispetto ai brasiliani o al creatore di Paper-Bat. Volevo segnalare una bella intervista a Vanessa Incontrada, veramene intelligente, non come le sciacquette che normalmente popolano le reti del Biscione per lavare l cervello agli spettatori e indurli a votare Papi.


    Poi, sottolineo il fatto che il Padrone ha trovato, dopo Apicella, suo ispiratore musicale, un nuovo mentore sul fronte lessicale, tale Vittorio Feltri che a suo dire si sta arricchendo grazie a lui.
    Il signor B. (così chiamato da Mills, quindi, QUESTO è il suo nome) al di là della modestia del suo pensiero é approdato ai confini della sua volgarità lessicale,sposando quella del diretùr de Berghem.
    Titolo predigerito per Il Giornale: “La stampa straniera sputtana gli Italiani”. Il bravo Feltri potrebbe per un giorno aver messo il cervello in frigo, I titoli imbecilli glieli inventa già il suo padrone, quello che lo riempie di denari.
    E lui abbaia, giustamente, come un mastino napoletano. scagliato contro Boffo, Fini e il malcapitato di turno che osa criticare (cosa che sarebbe salutare per tutti, e vi invito a fare pubblicamente) il Padrone.
    Che cadrà tra pochi giorni, in una fossa.

  • Mario Petrignano |

    Beati voi che andate in Brasile, noi dobbiamo rstare qua con svariati brutti ceffi, che ci “sputtanano”, per usare il linguaggi presidenziale a cui ormai siamo abituati da lui, da Bossi, da Brunetta, dagli altri “volgari di regime”.
    Poi c’è molto di peggio di qualche parolaccia. La sostanza.
    Provate a leggere «Dossier Sicilia», un patinatissimo inserto diretto da Irene Pivetti. per sincerarvene, visitatori del blog!
    Edito con il sostegno, non si sa se economico o meno, del Ministero dei Beni Culturali e di Confindustria nazionale e siciliana, viene distribuito in allegato con Il Giornale diretto da Vittorio Feltri (pessimo quotidiano che, come abbiamo saputo, nemmeno Rosi Bindi si giova di leggere).
    In questo giornale patinato della Pivetti si spiega che la Sud Trasporti ha un fatturato di 20 milioni di euro, doppio rispetto a quello del 2004. Un aumento spettacolare se si considera che, dai dati ministeriali, il comparto dell’autotrasporto, dal 2004 ad oggi, segna un andamento praticamente stagnante. Un vero miracolo dunque. «Dossier Sicilia» riserva al presidente della Sud Trasporti persino la foto sulla copertina, proprio sotto quella del Presidente del Senato.
    Peccato che di questa valorosa azienda i titolari sono imparentati col killer di Giuseppe Fava. Il giovane imprenditore, protagonista del «miracolo» si chiama Angelo Ercolano, non ha alcun precedente penale, ma il suo cognome a Catania fa paura.
    I Santapaola, i Mangion e gli Ercolano, tutti imparentati tra loro, rappresentano da sempre l’aristocrazia mafiosa catanese.
    Sono i potenti di Cosa nostra, da questa parte della Sicilia. Questo si sa, no?
    Saluti,
    M. Petrignano

  • Luca Boschi |

    Caro New AMZ, l’idea non sarebbe affatto male. In particolare gli anni Ottanta sono quelli dell’avvento massiccio, anche in Italia di storie di produzione brasiliana, provenienti dagli archivi dell’Editora Abril.
    Ne parlavamo oggi, con Alberto Becattini (di Canini e compagnia), ricordando anche di quando però l’autore fu allontanato dalle testate brasiliane perché troppo lontano dai canoni classici. Salvo, poi, tornare tardivamente sui propri passi con questo volume che ben conosci (anche perché l’unica sua copia che ho visto in Italia… è la tua!).
    Ciao!
    L.

  • New_AMZ |

    Luca,
    in omaggio a Canini e a Saidenberg sarebbe piacevole ripubblicare (o pubblicare ex novo) storie di questi autori su Disney Anni D’oro. In questo caso, grazie ad un articolo introduttivo anche i lettori di quella testata potranno venire a conoscenza della qualità dei loro lavori 😉

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