WAYNE ALLWINE, LA VOCE DI TOPOLINO (1947-2009)

Troppe persone del business ci stanno lasciando in questi anni, dando la sensazione che un’epopea si stia chiudendo.
Oggi salutiamo per l’ultima volta Wayne Allwine, che se n’è andato lunedì scorso, per complicazioni al diabete di cui soffriva. Wayne era la voce ufficiale americana di Mickey Mouse, la terza persona a interpretare il Grande Topo (la prima è stata lo stesso Walt Disney) per il mercato internazionale al cinema e in TV.

GoodbyeWayne

Alla figura di Topolino, la Biblioteca delle Oblate, a Firenze (Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo, 26, vicinissimo al Duomo e allo storico Teatro dell’Orioulo), dedicherà una conferenza alla quale parteciperemo anche io stesso e Alberto Becattini, il prossimo 27 maggio (potrete leggere un post apposito, per intervenire, eventualmente).
Ricorderemo anche Wayne, del quale potete vedere un’intervista qui sopra, in apertura di post, tenuta dallo storico e critico di cinema Leonard Maltin.

Con Wayne c’è anche la moglie, Russi Taylor, che (incredibile ma vero) imprestava la sua voce a Minni (Minnie Mouse).

L’immagine commemorativa (© Disney) proviene dal forum WDWMAGIC.COM

  • Luca Boschi |

    Salve a tutti!
    Rispondo tardivamente, soprattutto per ringraziare Matteo e tutti gli amici del Papersera che hanno voluto partecipare al sondaggio sulle storie preferite (con personaggi annessi) che vorrebbero vedere ristampate.
    Su “I paperi di Paperopoli alla conquista del Mitico Ticket”… stiamo lavorando, per trovargli la collocazione più ragionevole. Troppo bassa la foliazione, per costituire una saga di per sé…
    Riprendiamo l’argomento alla prima occasione, OK?
    Ciao!
    Luca

  • Ezzelino |

    Ho appena letto la diatriba su chi vorrebbe che cosa.
    Il Papersera è davvero una fonte inesauribile di opinioni e pensieri, bellissimo!
    Anch’io vorrei vedere ristampati, su qualsiasi testata, basta che sia, i fumetti tratti dai lungometraggi o i loro sequel, magari se sono disegnati da Hubbard è ancora meglio.
    Più che Bianca e Bernie, ricordo questa storia natalizia con Giac e Gas che cita Nunziante, che io credo sia di Gottfredson e non di Gonzales (i topolini assomigliano sputati a quelli di “Topolino buffone del Re”.
    Ma fra tutte le serie, quella di Biancaneve è quella che preferisco anch’io, non tanto per lei, quanto per i nani, eccezionali caratteristi anche quando sono disegnati da disegnatori non proprio il massimo, come Pier Lorenzo De Vita (che li aveva interpretati troppo a modo suo).
    Senza dimenticare Robin Hood, Mowgli e Baloo… Tante belle storie che non si vedono in giro da decenni e che hanno segnato la nostra infanzia.
    Infine… Aspetto anch’io di vedere (come già Harley Green) qualche immagine della versione di Pinocchio di Hanna-Barbera.

  • Nunziante |

    Ciao Luca, ciao a tutti…Io personalmente vorrei rivedere pubblicate le versioni a fumetti di “Robin Hood” (Almanacco del dicembre 1974), Elliott il drago invisibile” (Almanacco del novembre 1978) e “Le avventure di Bianca e Bernie” (Almanacco del dicembre 1977, se non sbaglio) Poi ricordo con affetto “Giac e Gas e la spilla di Cenerentola” pubblicato nel 1972 o 1973 su Topolino, sempre di Gonzales mi pare, ed è chiaro che mi strapperei i capelli per la ristampa di TUTTE LE STORIE A FUMETTI CON BIANCANEVE a cominciare dalla mitica versione del film di Hank Porter!
    PS: Grazie per il magnifico servizio su Biancaneve nel numero dedicato al 1937 di “Disney Story”!

  • Matteo Venturi |

    Caro Luca, grazie per la celere ed articolata risposta.
    Sulla questione “Ben, Beniamino” ed altri fumetti “non canonici” da proporre su “I Grandi Classici Superstar”, da parte mia sarebbero i benvenuti.
    Certamente la pubblicazione di questo genere di storie non può essere assidua (e, di fatti, non lo è) e saltuaria deve rimanere. Per esempio, dedicare prima o poi uno spazio “Superstar” ai Topi (quindi anche al nostro amato Topolino) e inserire in tale sede “Ben, Beniamino”, potrebbe essere cosa buona, così come dedicare uno spazio ai cani e inserire la storia da te citata “Lilly e il randagio”. Ovviamente dovrebbero passare diversi mesi dall’una all’altra proposta. Come hai ben intuito, una cospicua affluenza di personaggi “minori” potrebbe non essere cosa tanto gradita al grande pubblico della testata.
    Da parte mia, l’ideale sarebbe, magari, ospitare queste peculiarità solo una volta all’anno, magari verso Natale… Un tempo, infatti, le storie di Biancaneve erano un appuntamento fisso del periodo natalizio (a proposito, a me farebbe piacere rivedere, dopo anni, le due scarpiane con Re Arbor).
    Comunque, a questo proposito, è stato aperto una sorta di sondaggio sul Papersera ( http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1242932645/0 ) e i contributi iniziano già ad essere tanti. Quando hai tempo dacci un’occhiata e facci sapere.
    Grazie mille come sempre.
    Matteo.
    (P.S. Fra le ristampe che aspetto con più ansia ci sarebbe “I paperi di Paperopoli alla conquista del Mitico Ticket”… se vuoi dirlo ad Ambrosio, io la vedrei bene anche sul “Big”…)
    Ciao!

  • Willi |

    Sono il lettore tipo di “Disney Anni d’Oro”! Infatti ho letto da bambino quelle storie a suo tempo e adesso, piuttosto grandicello, me le ritrovo con ottimi commenti e immagini d’epoca. E infatti la rivista mi piace assai! I miei “Topolino” furono in effetti destinati all’inceneritore alcuni lustri orsono e rileggere queste godibilissime storie dopo tanto tempo mi provoca un tuffo al cuore. “La storia collegata al contesto del suo tempo”, il “portfolio”, la “raramente ristampata” e quella che “segue l’evoluzione dell’autore-simbolo Giorgio Cavazzano” sono esattamente le sezioni che mi aspetto da “Disney Anni d’Oro”. Solo la dicitura “Anni d’Oro” mi fa sorridere, visto che in realtà si tratta degli anni di piombo…ma, se vogliamo riferirci alla produzione strettamente italiana, be’, “quel” Cavazzano sporco e dinamico è quello che preferisco, anche perché è il primo che ho conosciuto.

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