ANNO VECCHIO’S GREATEST HITS

Saturday

Per salutare l’anno che abbiamo appena sopportato con stoicità, vi regalo un video diretto dal fenomenale filmmaker degli antipodi Mike Daly, tratto da Boing Boing TV. E’ stato realizzato per la band australiana The Herd, si intitola 2020 ed è servito a fargli vincere di recente l’Australian Music Video of the Year ai J Awards 2008.

Ma prima, pochi minuti di ricognizione su quanto abbiamo rottamato dalle finestre insieme ai piatti sbreccati e ai disastri delle “Teste di Cassano“.

Vediamo… i lucchetti di Ponte Milvio, l’Onda degli studenti, la privatizzazione dell’acqua, le zanzare tutto l’anno, il “sistema Romeo”, le liriche di Zio Fester-Bondi, il tubicino di Eluana, l’Ossezia del Sud invasa dall’amico Putin, il maestro prevalente, 265 giornalisti uccisi in Iraq da inizio guerra, la Grecia in fiamme, il mollaccionismo di Walter, la Forleo accusata e trasferita, De Magistris accusato e trasferito, D’Alema e Castelli in barca, il Papa che mette becco, Luxuria sull’Isola, Obama Presidente abbronzato, “cucù” alla Merkel, Fede impunemente al suo posto, Berlu che dà i nostri miliardi a Gheddafi, il PD e la questione immorale, il PdL e la questione amorale…

Chi offre di più?

Fatcat

E ancora: il cameriere Angelino Alfano, i rifiuti a Napoli, i palestinesi massacrati, gli israeliani criticati ma fatti agire, la Carfagna Ministressa delle pari opportunità, i pentimenti preelettorali di G. Ferrara, le impronte digitali per i bambini rom, le feste di San Silvestro allegre come il crack della Lehman, Licio Gelli professore di Storia, il Vaticano contro la Storia, i lavoratori morti ammazzati ogni dì, Air France cacciata e ripresa a spese del popolo, la riforma della scuola con decreto d’urgenza, la riforma della scuola ritirata alla zitta con la coda fra le gambe, i sondaggi inventati all’istante, la solidarietà al Dalai Lama pre-Olimpiadi, la solidarietà al Dalai Lama archiviata post-Olimpiadi, i Comuni in ginocchio senza più ICI, la recessione negata, le guerre per il petrolio, gli insulti quotidiani ai giudici, il Vinavil sulla sedia di Villari, la Costituzione da riscrivere senza sintassi, Carlo Vulpio messo alla porta, la tesseva di povevtà di Tvemonti, il ZZZZZZ e il Ron Ron dal Colle, le scarpe di Al Zaidi, i fatali soffitti delle scuole, le borse che crollano, i tornelli nel cervello di Brunetta, il debito pubblico, gli sbarchi a Lampedusa aumentati con la Lega al Governo, i progetti di centrali nucleari, il Ponte e la Tav, le biopalle e le palle dei tg.

Chi offre di più?

Come bonus ecco un intervento che si commenta da solo.

Di nuovo, Buon 2009.

E chi vuole, può ascoltarsi questo interessante estratto di Vulpio e della Forleo sul libro Roba Nostra.
Parla di una Tangentopoli attuale molto più raffinata di quella suggellata dal lancio di monetine dell’Hotel Raphael.
Con alcuni punti di contatto e convergenza su quanto affermava lo stesso Bettino Craxi (una parte dela classe dirigente corrotta di allora è stata risparmiata).
Leggetelo, se vi va, perché la classe dei giornalisti la considera “antigiornalismo”, ergo… gatta ci cova!

Blues_festival_e_sangriajpg

Tra le immagini, un gatto all’indomani del cenone di Capodanno 2009 e una foto ricordo con la mia vicina di casa Daphne, e la nostra amica Greta al vecchio Blues Festival, cuore del Luglio Pistojese, con una serie di venditori di sangria le cui generalità costoro sono invitati a declinare personalmente, se vogliono, dopo aver visitato questa pagina.

Messaggio per Mak: okay, questo post è una sorta di intermezzo, tra poco ricominciamo ad attizzare il barbecue, con altre esilaranti immagini piuttosto rare (almeno nel web).

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  • Effemeride |

    Il Ministro La Rissa è davvero inverecondo!
    Aspetto, a sedere sulla sponda del fiume, che passi sul pelo dell’acqua.
    Effemeride

  • Dado |

    Altro che antipapisti!
    Ho visto che Malvino spiega bene questa stupidaggine della pillola che inquinerebbe l’ambiente:
    Pedro José María Simón Castellví, presidente della Federazione internazionale delle Associazioni dei medici cattolici (Fiamc), firma un articolo su L’Osservatore Romano in edicola domenica 4 gennaio che merita molta attenzione.
    La Federazione che ho l’onore di presiedere ha appena pubblicato un documento ufficiale per commemorare il quarantesimo anniversario della lettera enciclica Humanae vitae di Papa Paolo VI, di venerata memoria. Si tratta di un testo molto tecnico, lungo, di cento pagine, con trecento citazioni bibliografiche, la maggior parte di riviste mediche specializzate. Il documento ha visto la luce dopo molti mesi di ricerca e di intenso lavoro di raccolta di dati. È giusto ricordarne il curatore, lo svizzero dottor Rudolf Ehmann, che ha dedicato alla sua redazione gli stessi mesi esatti di una gravidanza. Non era mai stato fatto qualcosa di simile dal punto di vista medico, dato il modo di lavorare e di scrivere a cui siamo abituati noi medici. Inoltre il testo originale tedesco è bello e ben scritto.
    Cominciamo subito col dire che il documento cui si fa cenno nel testo non è affatto “molto tecnico”, è di sole 79 pagine e ha solo 288 citazioni bibliografiche, molte delle quali assai datate, alcune addirittura vecchie di oltre vent’anni, e aggiungiamo che impiegare nove mesi per scrivere un documento del genere è cosa che muove alla compassione nei confronti del suo autore, “lo svizzero dottor Rudolf Ehmann”, noto a Google più per il suo attivismo propagandistico che per particolari meriti scientifici.
    Diciamo, poi, che oltre tre quarti delle citazioni bibliografiche riportate nel documento decontestualizzano i dati sperimentali e clinici riferiti in lavori che arrivano a conclusioni di segno esattamente opposto a quelle cui mira questo pallosissimo e mistificatorio 40 Jahre Enzyklica Humanae Vitae aus medizinethischer Sicht, che non ha alcun pregio estetico e che ricorda i libelli commissionati dalla Philip Morris negli anni ’60 e ’70 sulle salutari virtù del tabacco.
    Mi sono laureato in Medicina e Chirurgia nel 1982, specializzato in Ostetricia e Ginecologia nel 1987, in questo campo sono autore di una settantina di lavori scientifici e coautore di tre volumi, e mastico un poco di tedesco. Può darsi sia poco per dire che il documento del dottor Ehamnn fa cagare, ma lo dico: fa cagare, davvero.
    Grazie, Malvino, proseguo la lettura qui: http://malvino.ilcannocchiale.it/2009/01/04/la_pillola_inquina_lambiente_e.html
    Dado

  • Enrico |

    ROTFL!
    😀
    Siete troppo forti! Che commmmmunity!
    Enrico

  • Lele |

    Minchia, ma qui non ci bazzicano solo i comunisti, ma anche i culattoni e gli anti papisti !!!
    Ho paura, non mi connetto più !
    Ciao.

  • Andreina P. |

    Luisa, grazie, ma non spieghi la notizia.
    Lo faccio io, e la riporto da un giornale di destra, anzi, della famiglia del Governo, per non far pensare che l’indignazione o lo stupore stiano da una parte politica precisa.
    Qui siamo proprio “de fòri”!!!
    Dice il quotidiano di Berlusconi (che chissà come la mette con questa nuova stupidaggine, sarebbe nei guai se il Papa gli proibisse di prendere anche la pillola blu, eh?): A quarant’anni e mezzo dalla pubblicazione dell’enciclica «Humanae vitae» di Paolo VI, che ribadiva il tradizionale «no» della Chiesa cattolica ai contraccettivi, L’Osservatore Romano afferma che la normale pillola anticoncezionale in molti casi ha effetti «abortivi», provoca «effetti devastanti» sull’ambiente contribuendo ad aumentare la sterilità maschile e per di più è «cancerogena».
    Il giornale vaticano diretto da Gian Maria Vian, nel numero oggi in edicola ospita un articolo intitolato «L’Humanae vitae. Una profezia scientifica», a firma di Pedro José María Simón Castellví, Presidente della Federazione internazionale delle Associazioni dei medici cattolici (Fiamc). Simón Castellví riferisce di uno studio tecnico e lungo, «di cento pagine, con trecento citazioni bibliografiche, la maggior parte di riviste mediche specializzate», redatto con cura dal medico svizzero Rudolf Ehmann, il quale «dimostra irrefutabilmente che la pillola denominata anovolutaria più utilizzata nel mondo industrializzato, quella con basse dosi di ormoni estrogeni e progestinici, funziona in molti casi con un vero effetto anti-impiantatorio, cioè abortivo, poiché espelle un piccolo embrione umano».
    Attenzione: qui non si sta parlando della famosa pillola abortiva RU486, ma della normale pillola anticoncezionale. «Curiosamente – osserva Simón Castellví – questa informazione non giunge al grande pubblico. Ne sono a conoscenza i ricercatori».
    Un’altra accusa sollevata dall’Osservatore Romano riguarda «gli effetti ecologici devastanti delle tonnellate di ormoni per anni rilasciati nell’ambiente» attraverso le urine femminili.
    «Abbiamo dati a sufficienza per affermare che uno dei motivi per nulla disprezzabile dell’infertilità maschile in Occidente è l’inquinamento ambientale provocato da prodotti della “pillola”».
    Le affermazioni pubblicate sul quotidiano della Santa Sede sono state bollate come «fantascientifiche» da Gianbenedetto Melis, vicepresidente della Società italiana della contraccezione.
    «La pillola – ha spiegato – non è in grado di provocare l’aborto in quanto impedisce l’ovulazione e se non c’è l’ovulo da fecondare non ci può essere gravidanza». Melis contesta anche i dati sugli effetti antiecologici della pillola: «Gli ormoni contenuti nei contraccettivi orali – ha spiegato – una volta metabolizzati dal fegato non sono più in grado di indurre effetti ormonali femminili».
    «Se vogliamo dare la colpa dell’infertilità maschile agli estrogeni – osserva la farmacologa Flavia Franconi – dobbiamo ricordare che il mondo è pieno di sostanze ad attività estrogeniche».
    «Anche una bottiglia di plastica lasciata al sole libera estrogeni “inquinando” il liquido che beviamo», ha concluso.
    E aggiungo io: qui si sta tanto dando addosso alle religioni islamiche, ma…

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