UN NUOVO PROGETTO DI STORIE “COL CONTINUA”, di Marcello Toninelli

Grasset_2

L’amico e collega (e consociato) d’antan Marcello Toninelli (Zagor, Dylan Dog, Il Giornalino, Dante…) invia fresco fresco un commento a Cartoonist Globale rispetto a questo post.
Felici, lo pubblichiamo (io e gli altri), anche perché contiene un’anticipazione editoriale inedita, benché per il momento sibillina.

Caro Oscar,

avendo solo un anno (anzi, sei mesi) in meno di te, ho condiviso le tue stesse identiche emozioni e “avventure” cartacee.

A differenza di te, io ho poi fatto della mia passione il mio lavoro, e in parte (sulle pagine di Zagor) ho potuto (cercare di) replicare quel meraviglioso meccanismo delle storie col “continua”, anche se sui bonelliani è impossibile per l’autore gestire la “spezzatura” della storia, che viene scritta per intero e poi spezzata dalla redazione al momento dell’andata in stampa secondo necessità d’impaginazione del momento.

Gavioli_cappuccino

Posso però darti una (incredibile!) speranza: proprio in questi mesi ho avuto l’occasione di mettermi (e altri autori con me) al lavoro su un progetto che prevede il “continua” esattamente come quello del Monello (che, d’altronde, è tornato in voga anche nei telefilm, Lost in primis!!!).

Per ora preferisco non sbottonarmi ulteriormente, ma prometto che appena il progetto andrà in edicola (non prima della fine della primavera, e la mia storia a puntate vedrà la luce probabilmente solo in autunno) mi rifarò vivo su questo stesso blog per segnalare tutti i particolari del “parto”.
E, quando appariranno gli episodi della mia storia, sarei felicissimo di avere un parere da te.

Ovviamente, dalla magia di quelle pagine indelebili ci separano cinquant’anni di vita ed esperienza (e letture!), oltre allo scavallamento di un millennio addirittura, e ripetere il miracolo è dunque impossibile, non foss’altro perché noi non abbiamo più sei o sette anni, ma se riuscissi a trasmettere a te e agli altri monelliani anche un minuscolissimo briciolo di queile emozioni infantili… poi potrei morire felice!

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Pedrito_il_monello

Fiordistella

Nel post di Marcello campeggiano alcune copertine classiche de Il Monello e Il Monello Jet, a cominciare dalla prima, dove un sempre bravo Ferdinando Corbella ritrae Brigitte Bardot come occasionale interprete di un’avventura dell’Ispettore Grasset (parodia del Commissario Maigret interpretato da Gino Cervi in televisione).

Seguono Gino Gavioli, con un quadretto con Cappuccino, Cappuccetto, l’Orso (innominato) e l’Orsetta, Pedrito El Drito e la mogliera Paquita e una scena indiana riferita al serial a puntate Fiordistella, reginetta del Cielo.

Per un augurio finale, un bello short animato in Flash dallo staff di John Kricfalusi, con George Liquor nelle vesti di Santa Claus, insieme al “papero Bastard“, a Sody Pop e a Jimmy the Idiot.

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Forza_john_2

Qui a lato, una tavola iniziale di Forza John, serie a puntate normalmente disegnata da Lino Jeva all’interno del settimanale.
Per meglio goderla, e leggerne il testo composto in un “lettering meccanico” talvolta già difficile da decifrare al naturale, soprattutto da quando (dal 1958)
Il Monello è stampato in rotocalco e le ombre e le sbavature di neri e grigi abbondano, ho messo la pagina in grande formato, che si “raggiunge” con un bel CLICK.

Questo episodio, in particolare, compare sul n. 32 dell’8 agosto 1963.

  • Antonella Zatti |

    Su Simenon, la sua biografia e la sua produzione vi segnalo, sperando di far cosa gradita, il post
    http://khayyamsblog.blogspot.com/2009/02/giallo-paura-simenon-lartigiano-del.html

  • Gallina Felice |

    No, non sei antipatico, Carlo, probabilmente hai anche ragione.
    Berluscon andrebbe ignorato, sarebbe bene che avessimo tutte le ragioni per poterlo ignorare.
    Peccato che sia venuto a romperci le scatole personalmente. E non parlo di quando è “sceso” in politica. Perché sia prima che dopo sta solo seguendo i propri interessi, non sta facendo politica. Ha concesso ad altri (vedi i neofascisti) la possibilità di avere un ruolo di rilievo, togliendolo allo spirito autenticamente liberale, che avrebbe potuto fare bene alla destra italiana. Più intelletto e meno manganello, in sintesi.
    In fondo, in questo blog si parla abbastanza di fumetti, no?
    Vorrei proprio che di Berlusconi non si parlasse da nessuna parte, perché non dovrebbero esserci gli estremi per farlo. Non so se ho azzeccato tutti i congiuntivi.
    Poi, per rispondere a qualcuno che ha già scritto qui, parafrasando Giobbe Covatta: “Non sono io a essere comunista, à LUI che è Berlusconi!”
    E ora, parliamo di “Forza John”, di “Narciso Putiferio” e dei loro amici.
    Gallina Felice

  • carlo |

    So di rendermi antipatico oltremisura, ma per parlare di ladri e politica ci sono parecchi spazi, sul web. Per parlare di fumetti, molti meno.
    Ho il sospetto che Berlusconi goda della stima degli italiani perché se ne parla ovunque, anche sui blog di fumettisti.
    Molti, come me, hanno bisogno di qualche piccola isoletta deberlusconizzata per riprendere fiato, ogni tanto.

  • Carlo Simi |

    “Il futuro è da scrivere”, condivido questa affermazione di Carlo, nell’atteggiamento del quale trovo un po’ troppo accanimento rispetto a Marcello…
    Moltissimi autori di cui parla questo blog non sono delle “cime”, ma sno comunque dei bravi, ottimi professionisti che svolgono o hanno svolto il loro lavoro in modo egregio, ma non ho sentito rispetto agli altri tanto “accanimento”, pur benevolo a quanto capisco.
    Purtroppo, in “Berlustory” non ci sono queste sue recenti e mirabili imprese, sulle quali mi sono documentato e che riporto.
    Non ci sono perché troppo recenti, non perché Toninelli le abbia omesse.
    Per inciso, le “Sexy Operette” non erano affatto male!
    Il tema è i “risparmio” di AirFrance.
    Dopo l’intervento di Berlusconi: AirFrance compra il 25% di Alitalia-CAI (good company Alitalia e AirOne, cioé senza debiti) a 310 milioni.
    Prima dell’intervento di Berlusconi: AirFrance avrebbe comprato il 100% di Alitalia a 5,3 miliardi di €, inclusi i debiti di 2,3 miliardi €.
    Confronto: il 25% Della vecchia offerta (inclusi di debiti) è di 1,9 miliardi di €.
    Conclusioni: AirFrance risparmia 1,6 miliardi di €. Perché?
    Il secondo tema è il costo dell’operazione per gli italiani.
    Dopo l’intervento di Berlusconi: CAI paga Alitalia (good company Alitalia e AirOne) 1 miliardo di €.
    Debiti a carico dello stato, cioé degli italiani, pari a 2,3 miliardi di €. Totale: gli italiani devono pagare 1,3 milardi di €: per intenderci pari a 3 anni di social cavd tvemontiana (450 milioni di €).
    Prima dell’intevento di Berlusconi: AirFrance avrebbe comprato Alitalia per 5,3 miliardi di €. Spese per gli italiani 0€.
    Entrate allo stato 5,3 miliardi di €, pari a 12 anni di social card.
    Quindi, ecco una ragione plateale, anche una sola, per poter affermare che gli italiani si sono sbagliati. Ma se si è somari (o ciucci, come si dice da noi) una volta, due (o insistere) è da dèmoni.
    Molto, molto meglio Prodi e il suo governo, reso impopolare amplificando i suoi problemi, dalle televisioni vendute del premier che voleva riconquistare il potere con la complicità dei fessi e degli illusi.
    Questa è la verità.
    Su una cosa sono d’accordo con Lele, dimostrandomi bipartisan: chi, come Craxi (benché difeso da quelli della fu Forza Italia) ha mal fatto, dovrebbe essere processato, oppure può sottrarsi alla giustizia andando ad Hammamet o dove crede, dimostrando a tutti quel che è.
    Chiunque, del Pdl o del PD (o degli altri partiti) sia processato o vada a Hammamet. Non sto certo a tenere il sacco al signor Veltroni o al signor Bassolino, o alla signora Jervolino.
    Ma tutti, siano sottoposti alla legge.
    Il signor Vermouth (come lo chiama Lele) ha portato dei fatti, e altrettanti ne ho portati io su un tema specifico.
    I conti non tornano.
    Qualcuno è più uguale degli altri, e vuole cambiare per il suo tornaconto le regole della giustizia, magari con l’appoggìno di Violante (del PD, e verso il quale non risparmio le mie critiche feroci).
    Così non va.
    Chi ha mal fatto restituisca il malloppo agli italiani. Chi ha mal governato sia destituito.
    Se poi ha fatto (e fa) tutte e due le cose…
    Saluti,
    Carlo Simi

  • carlo |

    Ovviamente il desiderio di replicare punto per punto a quanto ha scritto Toninelli è fortissimo, ma “le cose lunghe diventano serpenti”.
    Dico solo due cose a) sulla bilancia va messo tutto, compreso ciò che pensano i lettori (me compreso); un fumettista che la mette sul piano della soddisfazione personale e delle letterine dei lettori sarà anche appagato, ma non è un gran fumettista. Meglio il successo di pubblico e di vendite, specie quando i soldi investiti sono di altri.
    b) io Marcello Toninelli lo vedo dall’unico punto di vista dal quale potrei vederlo, cioè dal punto di vista del lettore, dell’acquirente di fumetti. In questo blog solo io ho criticato Toninelli, gli altri lo hanno lodato. Non mi passa proprio per la testa di considerare gli altri dei babbei. Però, se avanzo dubbi sul successo di future iniziative targate Marcello è perché Marcello, se ha dimostrato di non essere uno “sfigato” o uno “jettatore”, non si è mai rivelato un Re Mida (e carta canta).
    Il futuro è ancora da scrivere, comunque.

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