I FUMETTI A SCUOLA: IL PROGETTO UFFICIALE

Buonriposinencetti

Musica nuova a scuola, grazie al Museo del Fumetto di Lucca.

Nei giorni scorsi si è levata su afNews e in altri pagine web qualche voce sospettosa circa il progetto del Museo del Fumetto Italiano di diffondere, in base a una precisa normativa, il Fumetto nelle scuole come strumento di didattica e divulgazione. Le perplessità sono figlie delle diffuse reazioni alla riforma della scuola nel suo complesso annunciata dalla Ministro Mariastella Gelmini, ma è un errore associare a questo provvedimento le iniziative virtuose sul fumetto che si prospettano nei prossimi mesi, per divenire operative nel nuovo anno scolastico.

Lo spirito che le anima non solo si pone come molto positivo per l’evoluzione culturale del nostro Paese, ma in prospettiva si presenta anche utile per l’impulso che darà al settore nel quale operiamo.

Della conferenza stampa di presentazione del progetto, tenutasi lunedì scorso, 8 settembre, si è occupato Gabriele Olivati per il sito lucchese Lo schermo, mentre il cammino delle iniziative del museo (chiamato confidenzialmente “Muf”) è stato seguito con scrupolo da sempre da Gianluca Testa, del quale si può leggere qui il suo ultimo intervento, di martedì 9.

Di seguito, pubblico il testo integrale del progetto, ideato da Angelo Nencetti, grande collezionista, collaboratore di Fumo di China sin dagli esordi, già Direttore Organizzativo della Lucca Comics dell’Ente Max Massimino Garnier e attuale responsabile del museo.

Nella foto, scattata da Gianluca Testa (che ringraziamo), l’assessore alla P.I. e Musei del Comune di Lucca Donatella Buonriposi e il responsabile del Museo del Fumetto Angelo Nencetti, all’inaugurazione della mostra attualmente in corso Caricaaaa! Gli eserciti di carta del “Corriere dei Piccoli”, aperta al pubblico fino al 21 settembre prossimo.

“IL FUMETTO NELLE SCUOLE”

Il fumetto ha ormai assunto nel panorama culturale sia italiano che estero il suo degno ruolo.
Le caratteristiche divulgative , didattiche nonché massmediatiche proprie del fumetto sono evidenti e considerate in ambito sociologico e pedagogico estremamente positive.

Carica_battaglia

E’ giunto quindi il momento di portare il fumetto nelle scuole italiane attraverso un progetto complessivamente articolato in 2 momenti:

1. Creare una essenziale “biblioteca ideale del fumetto” (prevalentemente italiano, ma anche estero) in ogni singolo istituto scolastico italiano che ne integri la biblioteca d’istituto presente.

La creazione della essenziale biblioteca di fumetti per ogni istituto scolastico garantirebbe la piena conoscenza del fenomeno dei comics attraverso una specifica ma esaustiva retrospettiva sui personaggi ed autori più conosciuti fra quelli italiani soprattutto ed esteri presenti e passati. Il privilegiare gli autori italiani deriva dalla riconosciuta maturità internazionale dal fumetto nazionale oramai raggiunta in anni di continua evoluzione creativa.

Il Museo del Fumetto di Lucca attraverso la consolidata esperienza nonché le rete di conoscenze e contatti nel settore dei Comics garantirebbe gli idonei strumenti utili alla realizzazione del progetto (individuazione dei testi da inserire nella biblioteca ideale sul fumetto, centro di acquisizione e distribuzione/smistamento del materiale editoriale,ecc) e soprattutto il coinvolgimento delle maggiori case editrici italiane e non che garantirebbero la messa a disposizione del materiale editoriale utile alla creazione delle singole biblioteche di istituto.

2. Stabilire che per ogni anno scolastico- negli istituti di istruzione di scuola media e superiore – gli insegnanti dei corsi di storia ed italiano adottino fra i libri di testo almeno 2 testi riguardanti racconti storici o letterari realizzati a fumetti.

Con l’adozione di libri di testo realizzati a fumetti nei citati corsi di storia e letteratura si consentirebbe ai docenti interessati di rendere più incisiva, coinvolgente e flessibile la fruizione di alcuni fra gli argomenti storico o letterari facenti parti di quelli oggetto di insegnamento.

Hardyhurri

Il Museo del Fumetto di Lucca, attraverso la consolidata ed esaustiva rete di esperti facenti parte del proprio istituzionale comitato scientifico (che nei fatti comprende la quasi totalità degli addetti ai lavori del mondo dei Comics italiano) garantirebbe la selezione annuale del materiale editoriale (selezionando per argomento il materiale stesso scegliendolo fra la produzione nazionale ed estera presente e passata).

I tempi per la realizzazione di ambedue le articolazioni del presente progetto si articolerebbero con inizio fin dalla fine del presente anno 2008 per concludere la prima fase entro e non oltre la fine dell’anno 2009 e per concludere la seconda fase entro e non oltre il mese di luglio 2009 per garantire le possibilità di adozione dei testi scolastici a fumetti fin dall’anno scolastico 2009\2010.

Per il MUSEO DEL FUMETTO E DELL’IMMAGINE DI LUCCA

L’assessore alla P.I. e Musei del Comune di Lucca Donatella Buonriposi

Responsabile Museo del fumetto \ ideatore progetto Angelo Nencetti

Toppi_gandhi

Agli obiettivi esposti nel progetto, Angelo aggiunge (appositamente per questo blog), alcune note programmatiche in più.
A lui la parola.

Sia per il punto a) che per il b ) la reale ulteriore novità sarebbe la multimedialità sia dei libri di testo adottati, sia della “biblioteca ideale” del fumetto.

In ambedue le parti del progetto prevedo che i supporti non siano cartacei, ma digitali.
Sia i libri di testo adottabili, che l’intera biblioteca ideale, sarebbero scaricabili dal sito del Museo del fumetto (nel quale sarebbero inseriti in forma digitale e scaricabili attraverso un accesso a pagamento di pochi euro).

In sostanza, lo studente che deve acquisire il testo da adottare si collegherebbe con il sito del museo;
scaricherebbe il testo digitale pagandone il collegamento corrispondente ad un prezzo che comprenderebbe le varie royalties per il museo, per l’editore, per gli autori.

Nel caso che lo studente non possegga computer, il testo sarebbe scaricato dall’istituto scolastico presso il quale si adotta uno fra i testi a fumetti che il sito del museo ha fra quelli adottabili (scelti a definizione dell’iter dal Ministero e dalle apposite commissioni sugli argomenti che sono stati intesi annualmente da approfondire).

Stessa cosa si avrebbe per la biblioteca ideale, dove gli istituti che vinceranno annualmente il concorso potranno scaricare dal sito del Museo l’intera biblioteca digitalizzata ivi contenuta (tutti i 110 volumi dei Classici del Fumetto di Repubblica, per esempio).
Il mio progetto è quindi la prima esperienza italiana di biblioteca del fumetto digitale.

Sopra, una “carica” del grande disegnatore Dino Battaglia; sotto una illustrazione di Wilf Hardy realizzata per il mercato inglese che raffigura un velivolo Hawker Hurricane impiegato per il Merchant Service Fighter Unit e infine una interpretazione del Mahatma Ghandi realizzata da Sergio Toppi.

© degli autori

  • Chris Butcher |

    Cari Blogger,
    desidero dare una notizia che credo possa interessarvi …
    Dave McKean sarà ospite della undicesma edizione del Matita Film Festival, dal 25 al 28 settembre prossimi.
    Due i momenti che lo vedranno protagonista:
    1) La proiezione del bellissimo lungometraggio “Mirror Mask”, con introduzione e commento dell’Autore.
    2) Dave McKean protagonista del “Talking about Animation”, un dibattito aperto con i fratelli Quay, Keith Griffiths (il produttore dei Quay) e Thomas Martinelli, giornalista del Manifesto, esperto di arti visive, fumetto e animazione …
    E’ facile prevedere che sarà uno di quei momenti da non mancare!
    Tutti gli appuntamenti del festival sono a ingresso totalmente gratuito.
    Le date: 25-26-27-28 settembre 2008
    Location: Cinema Garden
    Località: Guardiagrele (in provincia di Chieti), nel cuore del bellissimo Parco Nazionale della Maiella.
    Per saperne di più scrivete a: info@matitafilmfestival.it
    Chris

  • Helena |

    Salve, gente!
    Leggo questa notizia.
    Mi sono persa dei passaggi?
    Ma i socialisti non erano alleati di Forza Italia e quindi sostenevano il governo?
    Invece, pare che ce l’abbiano con la ministra. Copio il reportage.
    Saluti,
    Helena
    Questa mattina, davanti alla Scuola di via Santa Gonda, un gruppo di socialisti, insieme al segretario provinciale, Alessandro Michelozzi, hanno distribuito centinaia di volantini con i quali venivano invitati tutti gli interesati ad aprire un confronto sui temi della scuola e della formazione. Questo il contenuto del documento preparato dai socialisti pratesi e consegnato insieme al volantino:
    «Diciamo NO a tagli scriteriati e a riforme affrettate: Diciamo SI ad un confronto su una riforma strutturale del sistema di formazione come perno centrale dello sviluppo. L’inadeguatezza diffusa delle competenze e delle capacità e il generale depauperamento del tessuto culturale sono alcune delle principali cause della crisi strutturale del nostro Paese.
    L’intervento della Gelmini, fatto per decreto, sembra invece partire da un’esigenza urgente di fare cassa e non dalla necessità di migliorare l’intero sistema della formazione. Il voto, il grembiule, il ritorno al maestro unico, proposti accarezzando i ricordi delle generazioni più mature, sono un modo propagandistico di far passare il taglio di 87.000 mila docenti della Scuola Primaria. Un taglio drastico che costringerà la Scuola Pubblica, specialmente nei piccoli comuni, a rivedere inevitabilmente il livello di servizio offerto alla popolazione.
    Inoltre, il ritorno al maestro unico nega la pluralità dei riferimenti che invece è uno stimolo per la reattività dei ragazzi, consente la differenziazione delle professionalità tra i docenti, favorisce un giudizio più equo degli alunni e offre l’opportunità di adattare l’insegnamento in funzione delle carenze o dei differenti tempi di apprendimento dei ragazzi stessi. Non bisogna mai trascurare il ruolo di recupero sociale insito nel sistema scolastico che oggi è lasciato soprattutto alla sensibilità dei docenti e che deve essere invece promosso e sviluppato organicamente.
    Noi socialisti siamo convinti della necessità urgente di una radicale riforma in senso strutturale dell’intero sistema di istruzione, educazione e formazione, dalla prima infanzia all’Università e al mondo del Lavoro, che sostenga i genitori nella crescita dei figli, punti a migliorare fortemente i risultati formativi, supporti l’adeguamento professionale durante la vita lavorativa innescando così una spirale virtuosa di qualificazione delle nuove e vecchie generazioni e di conseguenza dell’intera comunità. La Scuola Pubblica non può essere un parcheggio per i ragazzi né una sorta di ammortizzatore sociale per i docenti, né luogo di precarizzazione o di svalutazione delle professionalità. La Scuola Pubblica deve essere luogo Autorevole ed Eccellente, Motore dello sviluppo complessivo del Paese».

  • Alessia Gavazzi |

    I rimandi sono infiniti!
    Speriamo che non ve la raccontiate solo fra di voi e che a questa belle iniziativa di Nencetti e Buonriposi vi sia uno sbocco effettivo.
    Ho trovato, girovagando, anche una “ripresa” del tema nella rubrica “Nero China” del 11/09/2008: ve la copio:
    LUCCA – La notizia che i libri a fumetti finiranno sui banchi di scuola ha scatenato una lunga serie di reazioni. Ne ha parlato Gianfranco Goria sull’agenzia afNews, mentre il noto critico Luca Boschi ha pubblicato un articolo di commento insieme al progetto integrale realizzato da Angelo Nencetti che è finito sulla scrivania del ministro Mariastella Gelmini. L’idea è piaciuta. E così la definizione dell’accordo si avvicina a grandi passi. La firma? Forse già nelle prossime settimane…
    Commenti, botta-e-risposta, incontri, telefonate, richieste di chiarimento, voglia di saperne di più. L’introduzione di un libro a fumetti fra i testi utilizzati dagli studenti delle scuole medie d’Italia (superiori e inferiori) rappresenta una rivoluzioni culturale che non può – e non deve – essere trascurata o sottovalutata.
    Una novità come questa non stravolgerà certo i programmi ministeriali né metterà in subbuglio insegnanti e istituti, genitori e studenti. Del resto si tratta soltanto di un libro in più. Ciò che più conta è che quel libro sarà, se non si presenteranno ostacoli, un volume a fumetti. Anzi, un file.
    Prosegue qui: http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=11604
    … Mentre Goria riprende il tutto qui ieri: http://www.afnews.info/public/afnews/news002/newsitem1221215110,57601,.htm
    E Stefano Giuntini prosegue con il pezzo “Il potere della Rete”. Il passaggio più importante è qui:
    LUCCA – C’era da aspettarselo: essendo in una società civile l’istruzione un argomento primario… (…) Le case editrici italiane hanno iniziato a scalpitare creando un effetto domino che ha probabilmente sollecitato la rapida risoluzione dell’accordo. Accellerando, di fatto, un iter capace di rivoluzionare l’insegnamento scolastico con l’integrazione della narrazione per immagini e risollevare l’editoria di settore dal suo storico momento buio. Potere della rete.
    Saluti,
    Alessia Gavazzi

  • Le insegnanti della scuola elementare “Tito Speri” |

    Con il decreto di agosto, tornano i voti in pagella in tutte le materie, il voto in condotta determinante ai fini della promozione, lo studio dell’educazione civica, si alza di 1 punto il rapporto alunni/docente (si arriverà a regime, a 33 alunni per classe!), gli istituti con meno di 500 alunni saranno tagliati o accorpati (solo nella nostra regione chiuderanno 121 scuole), e se ciò non dovesse bastare…
    SI REINTRODUCE con il decreto-legge n. 137 del 1° settembre scorso pubblicato a sorpresa, senza nessun dibattito, il ritorno al maestro unico nelle classi delle elementari e la riduzione dell’orario di lezione a 24 ore settimanali. L’eliminazione di fatto di un’esperienza di collaborazione, pluralità e condivisione di responsabilità tra docenti che era maturata con il Tempo Pieno.
    Cosa significa in termini di didattica la restaurazione del maestro unico nella scuola?
    L’IMPOSSIBILITA’ di suddividere le materie in aree disciplinari tra diversi docenti: la maestra/o unico dovrà insegnare tutte le materie per tutto il programma previsto nei 5 anni e dovrà sapere tutto di tutto!;
    L’IMPOSSIBILITA’ di impostare il lavoro dei docenti in classe sulla collaborazione e sul confronto, in particolar modo nei confronti dei bambini con difficoltà, alle scelte didattiche, agli stili di apprendimento. Ogni insegnante tornerà ad essere solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia, alle problematiche dei bambini,
    L’IMPOSSIBILITA’ di effettuare esperienze didattiche nel territorio, musei, aule didattiche, manifestazioni sportive…;
    L’IMPOSSIBILITA’ di una didattica di recupero e di arricchimento perché sparirebbe la compresenza e quindi la possibilità di organizzare percorsi ad hoc per alunni in difficoltà o attività di arricchimento.
    COSA SIGNIFICA IN TERMINI DI POSTI DI LAVORO?
    Un taglio nella scuola elementare di 83,114 maestre/i.
    Un taglio complessivo a seguito di questa “riforma” nella scuola di circa 131.000 posti di lavoro tra personale ATA e docenti.
    Ma Il ministro promette che la riduzione delle ore di lezione sarà un bene perché “non solo manterremo il tempo pieno ma riusciremo a migliorare il servizio estendendolo a un numero maggiore di classi“ (dispone di una bacchetta magica o pensa di affidare il servizio a operatori privati trasformandolo nel vecchio doposcuola, cioè in un parcheggio per bambini ? E su chi ricadranno le spese: forse sulle famiglie?).
    Ma il ministro garantisce che “la qualità della scuola non diminuirà” (anche se verranno chiuse o accorpate le scuole con meno di 500 alunni, il numero degli alunni per classe aumenterà, le insegnanti non potranno più seguire i bambini con la dovuta attenzione, le uscite didattiche non saranno più possibili).
    Ma il ministro dice che vuole trasformare le scuole in Fondazioni ( gestite come le Aziende da un Consiglio di Amministrazione misto privato e pubblico?), e che “non dobbiamo avere paura” perché anche questo sarà un bene per tutti.
    Ma il ministro dice ai 115.000 insegnanti precari e ATA di stare tranquilli perché “stiamo studiando (lei Gelmini, Brunetta e Sacconi), nuove figure professionali sia dentro che fuori la scuola” , magari come guide turistiche (ipotesi ventilata!).
    MA Il ministro ci assicura che l’insegnante unico sarà un bene “perché il bambino ha bisogno di un punto di riferimento preciso per la sua crescita armonica” (evidentemente ritiene che la presenza di più punti di riferimento lo confondano)! E allora, per favore, nessuno le ricordi che generalmente ogni bambino ha almeno due genitori come punto di riferimento…potrebbe, per decreto… eliminarne uno!!!
    Questo disastro a spese, della nostra scuola, la cui qualità è riconosciuta a livello internazionale, non si deve compiere! Invitiamo tutti a prendere coscienza di quanto sta accadendo e a trovare momenti unitari di confronto, discussione ed iniziativa.
    Le insegnanti della scuola elementare “Tito Speri”

  • Avv. Zenigada |

    Un saluto ad Angelo Nencetti e a tuutti quelli che hanno partecipato alle ultime leggendarie edizioni della mostra di Lucca fino al 1999, prima del “colpo di stato”, che ha condotto alla dirigenza attuale (come titolarono vcorrettamente i giornali all’epoca).
    Speriamo in un momento di “rivincita” di Angelo e del suo staff, per il bene del Fumetto e per le potenzialità della piazza lucchese.
    Ho anche visto in rete che sono state avviate le procedure per far diventare il Muf, da museo della città quel è, un Museo Nazionale riconosciuto.
    Ne hanno parlato quelli de Contro Andrea Pazienza: “Un altro passo avanti per il museo, che continua a mietere successi: nell’ultimo anno, infatti, stando ai dati diffusi da pochi giorni dalla regione, ha quintuplicato le visite e si è affermato come il quarto museo per importanza a livello regionale.
    Con il raggiungimento dello status nazionale il Museo avrà maggiore visibilità e quindi maggiore accesso a finanziamenti e collaborazioni: un consolidamento che avverrà in contemporanea alla definizione, a partire dal 2009, dell’assetto istituzionale (dato che al momento il Muf non ha una effettiva autonomia istituzionale essendo solo una “parte” del Comune di Lucca).”
    A quanto apprendo, la notizia non proviene direttamente dal museo, ma dal sito che più volte ha coperto le notizie lucchesi (buone e meno buone): http://www.loschermo.it, a cui si può leggere qualcosa in più per l’approfondimento (a chi interessa).
    http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=11493
    Buona serata,
    Avv. Zenigada

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