MEDIASET PRETENDE 500 MILIONI DI EURO DA YOUTUBE

Uno_scherzo_del_tube

Mediaset cita YouTube. GULP!

Ormai la notizia è sulla bocca di tutti, lasciando perplessi (o irati) i più.

La ripropongo con un video aggiuntivo, per chi si fosse perso il tutto nell’assolato luglio.

Mediaset, società con attività pubblicitarie in Italia e Spagna che possiede i canali televisivi Canale 5, Italia 1, Rete 4, Mediaset Premium (Italia) e Telecinco (Spagna), ha citato YouTube chiedendo un risarcimento danni pari a 500 milioni di euro più una ulteriore somma per i mancati introiti. Il motivo, o comunque il pretesto dell’attacco alla rete) è da ricercarsi nel materiale di proprietà Mediaset depositato nel tempo dagli utenti su YouTube.
Ma sotto sembra esserci ben altro, che nemmeno troppo lentamente sta venendo alla luce.

Su Italia SW si legge che qualcuno dichiara d’aver fatto dei test e non avere trovato alcuna richiesta di “takedown” da parte di Mediaset, ma la domanda che si pongono in molti è se una porzione di video (su YouTube non ci sono film o telefilm, solo dei video che durano al massimo un paio di minuti) corrisponda realmente iad un mancato guadagno per il detentore del copyright e diritti televisivi.

Insomma. la richiesta di risarcimento effettuata da Mediaset è lecita oppure è un solo tentativo di accodarsi alla scia di richieste di risarcimento effettuate già da altre società a YouTube? Perché la famiglia del Premier e il fedele Confalonieri non hanno posto la questione del copyright un anno fa?

Qualcuno può lecitamente sospettare che il fatto che la rete sia una voce non “messa a pecora” dal “governo mediatico”, come la carta stampata, la quasi totalià delle reti televisive e degli annessi TG non piace troppo ad Arcore.
Per esempio, le proteste che circolano su YouTube contro l’allargamento della base militare di Vicenza (vedi esempio sotto) o la messa alla berlina continuata del premier e dei suoi accoliti… be’, non fanno piacere!

Ma, a parte questo, seguiamo i ragionamenti riportati su un giornale assolutamente moderato e non “partigiano” come Il Messaggero, attraverso le parole di Marco Molendini.

Qua sopra un pazzesco intervento di Luca Barbareschi (in grave stato di delirio confusionale, per favore, c’è un medico in rete? Credevo ne avesse bisogno Sgarbi, ma ci sono delle priorità)… Si vanta di essere stato il primo ad aver fatto causa a You Tube, vuole portare la condivisione di contenuti a pagamento… evidentemente fa paura uno spazio di libertà come questo ancora alla portata di tutti e non ancora munto dalla solita banda del “cava-lire”.

Molendini informa che la causa italiana di Mediaset “segue a ruota una decisa azione legale già tentata fuori d’Italia e vinta dalla consociata spagnola Telecinco. «Il tempo di negoziare con la piattaforma online si è ormai esaurito» ha commentato all’indomani della vittoria legale il responsabile della rete Mario Rodriguez. Il fatto è che la natura di YouTube e il diritto d’autore, nonostante le buone intenzioni dichiarate (l’uso di software anti-pirateria), sono destinati a vivere di conflitti e a coinvolgere non solo grandi aziende, ma anche singoli artisti e privati cittadini.

“Certo è che se YouTube è vissuto ed è cresciuto tanto è anche perché c’è chi lo ha lasciato crescere, probabilmente pensando di poterne trarre vantaggio.

“Se tutti i cantanti, tutti gli attori, tutti i registi avessero chiesto subito soldi (come ha fatto, per esempio Avril Lavigne), il sito non avrebbe camminato tanto. E, ora che ha camminato, la torta diventa appetibile. Ecco, allora, per esempio la Warner che ha concesso a YouTube l’uso delle sue canzoni e delle sue clip, in cambio di una porzione dei ricavi pubblicitari destinati a crescere in modo esponenziale. (…)

“Mediaset ha deciso di scendere in campo e reclamare la propria quota, probabilmente considerando che la torta si va facendo ricca e mettendo bene in evidenza come il sito abbia ”distratto” ai suoi tre canali «ben 315.672 giornate di visione da parte dei telespettatori».

“La Rai, i cui riflessi, in genere sono abbastanza lenti, non dà ancora segni di reazione.”

Ma, siccome è gestita pressoché dalle stesse menti di Mediaset, vediamo se tarderà troppo. O se la ragione prevarrà.
Oppure, se ancora una volta sarà messa in freezer in nome di interessi (economici, e di potere) di pochissimi.

  • La Venexiana |

    Grazie, ragazzi!
    Vale sempre la pena di scorrere in lungo e in largo i post di questo blog, perché la gente continua a scrivere e a fornire contributi interessanti anche dopo, in tempi non sospetti, quando tutto sembra già morto. Spero che leggano il vostro lavoro (cari Paolo e Paola) anche quelli che si appassionano all’ultimo dei post, mentre queste cose che scrivete sono importanti, anche se qualcuno dei frequentatori del blog può considerarle delle cazzate. La libertà di informazione e di pensiero è il bene più prezioso e, come nelle migliori dittature, è quanto fa più paura, perché la hgente PENSANTE e non asservita potrebbe anche ribellarsi.
    Dico “potrebbe”, perché vedo che gli italiani si sono pisciati il cervello (scusate il termine “cervello”).
    Bacioni,
    Venex

  • Papper Papp |

    La madre di tutti i problemi della nostra Italia è come è sempre stata gestita l’informazione, secondo noi.
    Abbiamo cercato di rappresentare questo problema realizzando questo video sull’informazione e la libertà in Italia.
    http://susyspecchi.splinder.com/post/18169741/Virtual+Information+versus+Rea
    Un caro saluto
    Neupaul Palen aka Paolo Palmacci
    &
    Papper Papp aka paola Pandolfini
    TELE 🙁

  • Luca Boschi |

    Caro Gianluca,
    lontano territorialmente, ma con una tastiera a portata di mano, sono in contatto e ti rispondo seduta stante!
    Quanto scrivi vale anche per me, ma anche se non ci siamo mai incontrati sino a ora, puoi star certo che in un futuro non troppo lontano la cosa avverrà, anche perché, forse, ti sono fischiate le orecchie un paio di settimane fa quando ho visitato la mostra dei soldatini da ritagliare.
    Avrei voluto contattarti io, per chiederti di mettere un po’ di link a questo “Cartoonist globale”, e di ricavare qualche informazione dai tuoi interventi, sia quelli nel tuo nuovo blog personale che nel sito della Quinta Stanza (a proposito, cosa significa questo titolo?). Mi riferisco alle prospettive dell’iniziativa museale lucchese, il cui programma, articolato da Angelo Nencetti, si presenta molto, molto interessante per i mesi a venire.
    Vista la “micragna” di iniziative culturali e divulgative che ha contraddistinto per quasi dieci anni la piazza lucchese, considerando le difficoltà, le epurazioni, la superficialità, gli “arronzamenti”, gli sgambetti, i continui bastoni fra le ruote, le “remate contro” di qualcuno che aveva (ha) interesse a mantenere potere e seggioloni, potrebbe essere una boccata d’aria salutare, e ciò non solo per la città e per il suo turismo “di qualità”, quanto per tutto il settore dei comics e del cinema di animazione.
    Per cui… Mi farò vivo di persona, non temere! E grazie per l’intervento, in tutto e per tutto sottoscrivibile!
    Luca

  • gianluca testa |

    sono sinceramente dispiaciuto di scrivere un intervento sul tuo blog quando avrei dovuto -e potuto- chiamarti mesi fa. ma la vita corre più veloce della volontà d’agire. e così sono qui, ora.
    solo per difendere youtube e tutti i prodotti (gratuiti) forniti da google. che al di là di alcuni malfunzionamenti è un’eccellente fornitore di servizi. forse il fornitore per eccellenza. quello da ricordare come esempio di miglior sviluppo informatico nel secolo in corso.
    la normativa non riesce a stare al passo con il progresso. come definire, dunque, un prodotto “non materiale” come youtube?
    ha ragione gianluca nicoletti nel dire che i fruitori di questo servizio sono coloro che non guardano -né guarderanno mai- le trasimissioni mediaset o rai. e che youtube rappresenta l’unica vera libertà d’espressione selezionando, grazie agli utenti, quei frammenti che altrimenti non sarebbero mai e poi mai riproposti attraverso il tubo catodico. vale a dire gli episodi scomodi, socialmente e politicamente.
    quindi non toccate youtube!
    anzi, invito il gruppo google a chiedere quattrini a mediaset per la pubblicità gratuita che è in grado di fargli. perché senza il broadcasting video, libero e indipendente, in molti non saprebbero neppure che certi trasmissioni esistono.
    infine una nota personale: sempre più raramente mi capita di guardare la tv, e quindi reti rai e mediaset. l’impressione, al di là di rarissime eccezioni, è che la tivvù sia deficiente. fatta pensando a un pubblico altrettanto deficiente. ma se si guarda i prodotti offerti da sky con il pacchetto a pagamento ci si accorge che chi fa televisione è capace anche di realizzare prodotti eccellenti. quindi perché chi paga il canone deve sopportare solo culi e tette? (senza niente togliere, ovvio, a queste due splendide manifestazioni della natura umana)
    tuo, vostro, g.

  • Mariella G. |

    Sono d’accordo perfettamente con quanto dice l’ultimo video di YouTube che leggo in questo post.
    Inoltriamo questo messaggio a tutti parliamo con tutti in modo che tutta quella gente con i prosciutti davanti gli occhi illusi di essere governati da veri leader possano capire in che mani siamo e la fine che faremo se questi porci nn vanno via dal governo!!!!
    Non vogliamo fare la fine della Cina!
    Togliamo da YouTube tutte le schifezze che vengono da quello schifo di Mediaset.
    Certo, il suo capo manderà i suoi servi a inserirne altri di nuovi per poter piegare la libertà di circolazione delle idee e avere nuovi pretesti per fare causa, ma… Ci dovrà pur essere una scappatoia!
    Siamo quello che pensiamo, e se ci impediscono di pensare, ragazzi, la dittatura è in atto (e lo è)!
    Dittatura di chi vuole arricchirsi sempre di più. La P2 non gli serve neanche più!
    Il mondo è questo, per chi non lo avesse capito.
    Ma si può sempre sperare, come diceva Sabina, che tutto crolli, in fretta. Tra pochi mesi il governo andrà a cassa e ci sarà da ricostruire le nuove macerie che avrà lasciato.

  Post Precedente
Post Successivo