IL MISTERIOSO COMMITTENTE DI BARKS

Barks_mostra_quadro

Da qualche giorno è in edicola il ventesimo volume de La Grande Dinastia dei Paperi.

Nel ricordare ai fedeli lettori il contenuto del libro, la cui fortuna-
tissima collana, pubblicata dal Corriere della Sera, sta quasi per giungere alla sua metà, posto quasi il contenuto di un intero Portfolio, che non potrà comparire sulle pagine dei volumi perché di bassa risoluzione, inadatto per la stampa.

Ma non altrettanto per il web, per fortuna! Quindi, ve lo scodello di seguito, certo che susciterà qualche interesse. Ringrazio (come spesso accade) il buon Uilli (o Winnie) per aver potutto permettere tutto ciò, condividendo con gli amici visitors di questo blog la sua scoperta.

Si tratta della ripresa fotografica delle fasi principali della realizzazione di uno dei leggendari dipinti a olio di Barks: un esemplare che, per quel che ne so, sfugge a ogni catalogazione. Correggetemi se sbaglio (ma io non l’ho mai visto prima di qualche mese fa). Si tratta di una delle celebri ambientazioni western amate dall’Uomo dei Paperi, eseguita con tutta probabilità nei primi anni Ottanta, nel periodo in cui Barks non aveva l’autorizzazione per realizzare dipinti con personaggi Disney.

Barks_dipinge_con_il_committente

Il misterioso committente del quadro che posa con Barks (qualcuno lo conosce?), probabilmente non è nemmeno un fan di fumetti.
Probabilmente si era rivolto a Barks solo perché ne apprezzava i dipinti ricchi di dettagli e l’ironia sempre presente nel suo stile naturalistico. Nessun riferimento al mondo disneyano.

Vediamo questo tizio posare più volte con Barks, in foto cartacee piuttosto malmesse, dai bordi ondulati, scattate da un’altra persona che ha avuto ripetutamente la brutta idea di proiettare la sua ombra sui soggetti che intendeva immortalare.

Barks_e_committ_seduti

Committente_dipinto

Come si vede, il committente ha richiesto di essere raffigurato fra la gente del saloon, e Barks ha fatto del suo meglio per accontentarlo. La foto del suo primo piano, un po’ mossa, potrebbe essere stata scattata in corso d’opera proprio per farne verificare al committente la somiglianza.
Strano vedere un Maestro assoluto come Barks misurarsi con un lavoro su commissione dettato dalla semplice vanità di un Signor Nessuno, no?

Ma già illustri pittori prima dell’Uomo dei Paperi avevano “combattuto” con questa problematica.

Tutti i commenti, le illazioni e gli indizi in merito a questo mistero sono benvenuti. Per esempio, l’ambiente di lavoro di Barks rimanda a Temecula o a Grants Pass?
Qualcuno individua i quadri appesi al muro alle spalle di Barks (io l’ho già fatto, ma potrebbe essere divertente indagare)?

E adesso, veniamo al contenuto del volume n. 20 de LGDDP.

Quadro a olio:
An Astronomical Predicament (1990)

Articoli:
Paperi nello spazio profondo – di Luca Boschi
Caro diario… – di Alberto Becattini e Luca Boschi

Indice storie:

Zio Paperone e l’isola nel cielo (Uncle Scrooge – Island in the Sky)
Il clan di Zio Paperone (Uncle Scrooge – Hound of the Whiskervilles)
Archimede Pitagorico e l’acchiappa lucciole (Gyro Gearloose and The Firefly Tracker)
Dal Diario di Paperina – La bibliotecaria (Daisy Duck’s Diary – The Librarian)
Dal Diario di Paperina – L’appuntamento a quattro (Daisy Duck’s Diary – The Double Date)
Daisy’s Dazed Days (gioco illustrato)
Dal Diario di Paperina – La bambinaia televisiva (Daisy Duck’s Diary – The TV Babysitter)
Dal Diario di Paperina – Il ricevimento di Paperino (Daisy Duck’s Diary – Donald’s Party)
Dal Diario di Paperina – Scarpe strette (Daisy – Tight Shoes)
Dal Diario di Paperina – La reginetta di bellezza (Daisy Duck’s Diary – The Beauty Queen)
Dal Diario di Paperina – Lo specchio incorniciato (Daisy Duck’s Diary – The Framed Mirror)
Paperino sotto il Polo (Donald Duck – Under the Polar Ice)
La fattoria di Nonna Papera – Nonna Papera e Ciancio brontolone (Grandma Duck’s Farm Friends – Touché Toupée)
Archimede Pitagorico e lo scaccianeve (Grandma Duck’s Farm Friends – The Snow Chaser)
Zio Paperone sciatore (Grandma Duck’s Farm Friends – Free Ski Spree)
Nonna Papera e il drastico rimedio (Grandma Duck – Mopping Up)
Archimede Pitagorico e il richiamo per l’alce (Gyro Gearloose – The Call of the Wild)
Paperino e i cavalieri delle slitte volanti (Donald Duck – Knights of the Flying Sleds)
Paperino e il Pony Express (Donald Duck – Riding the Pony Express)
L’isola di Paperino (Donald Duck – Want to Buy an Island?)
Paperino e l’allevamento di ranocchi (Donald Duck – Froggy Farmer)
Dal Diario di Paperina – “La ragazza nuova” (Daisy Duck’s Diary – The New Girl)
Archimede Pitagorico in “Il pifferaio magico di Paperopoli” (Gyro Gearloose in “The Pied Piper of Duckburg”). Prima della storia completata, realizzata da Don Rosa, sono anche pubblicate per la prima volta in Italia le tre sole tavole sceneggiate e disegnate a matita da Barks nel 1959, complete di lettering.

Portfolio:
Il Maestro e le fanzine (con immagini decisamente poco note).

Il Personaggio:
Le Giovani Marmotte

Quadro_in_cornice

Curiosamente, il quadro (non ancora finito) che è tenuto in mano da Barks all’inizio di questo post, ha una cornice diversa da quello fotografato qua sopra, che ha tutta l’aria di essere completato.

Un’altra curiosità potrebbe risiedere nel fatto che non sembra scorgersi nessuna firma dell’autore sulla tela (o meglio, sulla masonite).

  • Luca Boschi |

    Vecchio Disneyano, non so come ringraziarti!
    Non mi costa fatica mettermi nei panni di chi dovrebbe/potrebbe leggere questi articoli, perché… in quei panni ci sono io stesso, cerco di scoprire quello che sono curioso di sapere e che, come fa peraltro Alberto Becattini, spero che anche antri possano condividerlo.
    Un caro saluto. Domani, in un post aggiornato, troverai anche la possibilità di ascoltare qualcosa che Walt e i suoi amici (un Papero, un Topo, Alcuni Nani, una Principessa o più) trasmettevano via radio, in USA, quando tu avevi tre anni appena.
    Molto divertente, perché ci sono musiche, canti, versacci di Clarence Nash… Lo spirito di un tempo che non c’è più.
    Un caro saluto, fatti vivo ancora!
    Luca

  • vecchio disneyano |

    caro luca sei sempre forte coi tuoi servizi. non ne ho perso una da zio paperone n1 al zio paperone 216.
    quanto ai tuoi articoli su riviste sono a quota 2ooo circa di cui tantissimi tuoi ancora grazie.un vecchio disneyano classe 1935

  • Mario Cossu |

    Ciao Luca!!!!
    Come al solito, non avevo capito niente.
    Scusa.
    Anzi, ti ringrazio di ricordarti ancora di me. E di parlare di me.
    Mi ricordo quel meeting a Bologna. Mi ricordo Manara, uno dei miei idoli. Ho disegnato anche molte copertine dei suoi albi per Totem.
    Comunque l’ultima volta che ci siamo visti è stato sempre a Bologna, ma alla Fiera del Libro per Ragazzi (2002, forse). Io ero con mia moglie e stavo per cacciarmi in un pasticcio con un agente inglese, che mi ha fatto tribolare per più di un anno.
    La fumettista di cui ti ricordi è Anna Maria Marzi, che aveva lavorato con me ad un serial “Love- burgher”, paginetta comica fissa su “Rimmell” il giornalino della Tattilo, che avrebbe dovuto fare concorrenza a Cioè. Tema: cotte per Simon Le Bon e paninari. Lo schema era quello delle tavole domenicali. Le prime due vignette introducevano il tema, poi altre 2 o 4 lo concludevano con la battuta. Io sono a Milano dal 1987, ho fatto e faccio l’illustratore free-lance. Sia per la pubblicità, ma ormai poco, sia per l’editoria. Di recente ho firmato per un altro agente di Londra, con lui ho illustrato un libro su Florence Nightingale per un editore di Seul. Ora sto lavorando ad illustrare un altro libro. Comunque ho una grande nostalgia dei tempi di Totem, dei disegni per Pallavicini, in cui mi divertivo a fare scene sexy, anche se non c’entravano niente. Rimpiango le celle con le scritte:”Qui è stato Luca Boschi.” e le caricature di Dino Audino. Di recente, visto che tutti vogliono illustrazioni al computer, per non smettere di usare pennelli, aerografo etc. mi sono proposto come pittore. Per due volte ho vinto il Diploma al Merito del Premio Arte della Giorgio Mondadori. A ottobre 2007 all’Altare della Patria a Roma, nel Museo del Risorgimento, c’è stata una manifestazione quadriennale di pittura e scultura. All’interno di essa è stata allestita una mia personale di 16 quadri iper-realisti. Diplomi, attestati e complimenti di autorità varie (Comune, Provincia, Regione e Governo). Ora dovrei fare una personale a Phoenix, presso la Thomas Charles Gallery.
    Comunque non demordo: al computer o con pennelli e aeropenne, sempre dipingo e illustro.
    Tu piuttosto, che ogni volta scopro direttore di qualcosa di più importante? Complimenti per la tua opera antologica. E poi? E poi?
    Buoni disegni, buone storie, buon tutto. A presto con simpatia
    Mario Cossu

  • Luca Boschi |

    Ciao, Mario!!!
    Ma è fantastico!
    Tramite ‘sto blog, alla fine, si fanno vivi un po’ tutti gli amici-colleghi della “prim’ora romana”!
    Cosa stai combinando, in questo periodo, vecchio klimtiano?
    Se guardi bene, ti avevo citato ben due volte come collaboratore della Tiger Press.
    Una fra gli altri nel commento lungo:
    “… E in questi quasi sei lustri il rinfacciamento (per tutta quella collana, che condivido con Vincino – nascosto sotto lo pseudonimo “Bertellier”, Stefano Disegni, Bruno d’Alfonso e Mario Cossu) è stato ciclico.”
    Poi, in risposta a Michele Mordente (grande cultore di Tamburini e altri “ragazacci scapestrati” scrivo: “Dunque, il “similCrumb” a cui ti riferisci è appunto Mario Cossu, grande falsario, abile anche nel truccare le copertine di “Totem Comic” imitando Edika.”
    Certo, Mario ha anche fatto varie altre cose, firmate, con il suo stile dettagliato e attento, fra cui appunto le immagini per i racconti di “Totem Comic” scritti da Piersadro Pallavicini. Poi, ricordo delle illustrazioni sequenziali forse realizzate ad aerografo insieme a una fumettista-colorista, lavoro al quale accennai in una delle rubriche a cui collaboravo su “L’Eternauta”. Tempi remoti…
    Se ci illumini su tue realizzazioni recenti, o Mario, forse saremo felici tutti quanti. Temo che l’ultima volta che ci siamo visti sia in occasione del primo “Totemraduno”, a Bologna, con Milo Manara, Stefano Intini, Rudy Salvagnini, Alessandro Gottardo, gli amici del “Vernacoliere” e di “Striscia la notizia” e un sacco di altra gente, fra cui i gruppi musicali vincitori del contest al quale “Totem” aveva collaborato… Una notte piovosa in cui furono distribuite migliaia e migliaia di copie gratuite della rivista. Ne ho ancora le foto… Tarda primavera 1994?
    A presto, buoni disegni!
    Luca

  • Mario Cossu |

    Si, è vero a quei tempi, cominciavo a disegnare fumetti e imitavo un po’ tutti, anche Robert Crumb. Mi stupisce che il buon Luca non si ricordi della mia collaborazione con la Savelli e di tutti i libri di barzellette, che ho disegnato per loro. Ci fregarono un bel po’ di soldi a entrambi. Perché Roberto 79 si ricorda delle copertine di Edika e non delle illustrazioni dei racconti su Totem, tutte rigorosamente firmate? Comunque, ragazzi, se vi serve un Klimt, che sembri proprio vero, se ne può parlare.

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