UN POMERIGGIO TRA LE NUVOLE AL CENTRO FUMETTO “ANDREA PAZIENZA”

In questo intensissimo mese di ottobre, ci sono ancora molti appuntamenti nei quali ci vedrem(m)o in giro per l’Italia, prima di giungere a sabato 20 ottobre 2007, dove dalle 16.00 alle 20.00 il sottoscritto sarà a Cremona, la città di Mina, di Enzo Tarquinio, del fu Ugo Tognazzi, del Centro Andrea Pazienza.

Mentre vi invito ad ammirare, tramite la tavola di Rags Rabbit qua sotto, l’arte di Martin Taras (che non c’entra nulla col 20 ottobre, ma che è un autore ampiamente citato nei post degli ultimi giorn grazie agli interventi di Andrea Ippoliti, che ha introdotto la discussione su di lui e ha postato questa tavola), annuncio il programma di quel bel sabato futuro.
Ma se le opinioni su Rags Rabbit fioccheranno, non sarà una brutta cosa. Al seminario sulla “storia dell’arte” del fumetto (e dell’animazione) che comincerò a tenere fra qualche settimana, l’analisi delle qualità delle singole tavole, dei fotogrammi, delle sequenze, dei background (e così via) sarà fondamentale.

A proposito, il nome “Rags Rabbit” suona quasi come una parafrasi di “Bugs Bunny”!

Rags_rabbit

Preambolo: ore 15.45 – INAUGURAZIONE ANNO BIBLIOTECARIO CENTRO ANDREA PAZIENZA 2007 -2008
Breve presentazione servizi, orari e attività della più importante biblioteca specializzata del settore
Partecipano i responsabili del Cfapaz e del servizio.

Prima parte: ore 16.00 – PAROLE E MATITE:
Quattro nuovi libri di critica del fumetto e un’antologia presentati dai rispettivi autori.
Partecipano i critici Luca Boschi, Valentina Semprini, Paolo Interdonato, Juri Meda, e l’autore Stefano Misesti.

– IRRIPETIBILI.
Una storia corale del fumetto italiano di Luca Boschi – Coniglio Editore.

– BAM! SOCK! LO SCONTRO A FUMETTI
Dramma e spettacolo del conflitto nei comics d’avventura di Valentina Semprini – Tunué Edizioni (trionfatrici, con questo testo, al Premio Franco Fossati 2007).

– SPARI D’INCHIOSTRO.
Appunti per un canone del fumetto di Paolo Interdonato – Gruppo Perdisa Editore.

– STELLE E STRIPS
La stampa a fumetti italiana tra americanismo e antiamericanismo (1935-1955) di Juri Meda – Edizioni Universitarie Macerata.

– MACISTE (e altre storie)
di Stefano Misesti – Edizioni BD – Alta Fedeltà Blog_voltonascosto
L’incontro sarà commentato dalle vignette in diretta di Stefano Misesti. Sarà presente anche l’editore Marco Schiavone.

Seconda parte: ore 18.00 – VOLTO NASCOSTO (vedi l’illustrazione qui a destra, che raffigura il protagonista)
Presentazione della nuova miniserie immatricolata Bonelli
In contemporanea con l’uscita nelle edicole della nuova miniserie della Sergio Bonelli Editore, ambientata nell’Africa coloniale di fine Ottocento, gli autori Gianfranco Manfredi (che adesso è con me a Roma) e Giovanni Freghieri raccontano il progetto del fumetto e i retroscena della creazione del personaggio.

L’iniziativa si tiene presso la nuova sede del Centro Fumetto “Andrea Pazienza” a Cremona in Piazza Giovanni XXIII, 1 (conosciuta anche come Piazza Vecchio Ospedale).

Huey_bn
L’indirizzo completo è:
Centro Fumetto “Andrea Pazienza”
Piazza Giovanni XXIII, 1 – 26100 Cremona
tel. e fax 0372/22207
centrofumetto.apaz@e-cremona.it
Web: http://www.cfapaz.org

Per ricevere la newsletter gratuita del Centro, si può inviare una mail a: cfapaz_members-subscribe@yahoogroups.com

La vignetta qua sopra è ovviamente ancora con Baby Huey (e The Fox), dalla tavola originale di Andrea Ippoliti. Può servire come esempio di riflessione, per cercare di scoprire almeno una freccia della faretra del fascino di questo dimenticato e geniale cartoonist.

Qualche idea in merito?


Buck Naked Book Review #6 Stranger in a Strange Land
Caricato da IsobelWren. – Guarda altri filmati divertenti

  • Germano Agosti |

    Ecco anche la “chiacchierata” diTambellini: “Tante spese, presenze troppo scarse”, da La Quinta Stanza.
    Enjoy!
    M.
    LUCCA – Il Museo del Fumetto continua a far discutere appassionati e non solo. E Alessandro Tambellini, consigliere comunale dell’Ulivo, fa i “conti” su quanto la struttura è costata e quanto ha reso, quantomeno in termini di immagine, al Comune.
    “Sono intervenuto sul Museo del Fumetto – ricorda Tambellini – su questioni di sostanza, visto che il mio compito, come amministratore, è valutare se le risorse impegnate negli anni in un determinato settore hanno dato risultati commisurabili agli investimenti; non sono certo intervenuto per riserva preconcetta nei confronti del professor Bono, di cui ho letto la lunga intervista rilasciata ad Afnews. Così come non mi sono dilungato, nel mio intervento, sullo statuto giuridico del museo, anche se in ciò che è pubblico la forma ha un rilievo non secondario”.
    Tambellini elenca le spese che hanno “girato” intorno al Museo: “La spesa per le strutture murarie del Museo del Fumetto è stimabile intorno ai 3,8 milioni di euro – afferma Tambellini. Peraltro la realizzazione è ancora incompleta, perché i locali mancano di impianto di riscaldamento. Nella variazione del Piano Programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2006-2008, approvata il 4 dicembre 2007, compaiono 400 mila euro di investimenti per il Museo del Fumetto non meglio specificati: non è dato sapere quindi se i fondi previsti serviranno per la realizzazione della caffetteria o del bookshop, di cui il professor Bono lamenta – giustamente – la mancanza, oppure per altro ancora. Sul versante della gestione del Museo la collaborazione col professor Bono è iniziata – com’è noto – l’11 ottobre 2002, quando con deliberazione 287 la giunta gli affidò la redazione del progetto culturale per la realizzazione del Museo, con un impegno di spesa di 16 mila euro. Nella prospettiva dell’allestimento della nuova struttura museale, il 30 maggio 2003 la Giunta, con delibera 270, decise di affidare alla Link Multimedia srl di Varese (per una spesa di 181.450,40 euro) l’incarico di realizzare uno spazio attrezzato multimediale per la proiezione di opere audiovisive, nonché di un’opera audiovisiva che avesse come protagonista il personaggio di Dylan Dog. Sempre alla Link con delibera 161, il 30 maggio 2003 la Giunta affida la realizzazione della banca dati del fumetto per una spesa di 137.772 euro. Il 12 dicembre 2003, con varie determine dirigenziali (dalla 17/1011 alla 17/1015), si approva invece la spesa di 4.140 euro per la realizzazione del volume “Aspettando Yellow Kid”, avvalendosi della ditta Epierre srl, la quale è chiamata a collaborare anche al corso di aggiornamento degli insegnanti (3000 euro), a fornire l’aggiornamento del database della Guida del Fumetto Italiano (24.000 euro) nonché a realizzare lo stand del Museo a Lucca Comics and Games (1800 euro). Sempre con determina dirigenziale si decide l’acquisto della licenza del software ideato dalla Società Global Media di Mantova nell’ambito del progetto “Parco interattivo del Fumetto” per una spesa di 54.000 euro. Nel settembre del 2004 le determine dirigenziali che interessano il Museo sono quattro: con la 09/314 sono corrisposti alla ditta Epierre srl 7200 euro per l’allestimento della mostra “Quinto e Uggeri” nell’auditorium di San Romano; con la determina 09/353 si affida alla società Global Media la realizzazione del progetto “Comics Park Museum” con un impegno di spesa di 52.500 euro. L’incarico alla ditta Epierre di realizzare e allestire 24 teche all’interno delle sale richiede invece una spesa di 49.200 euro (di cui alla determina 09/385); mentre l’aggiornamento del database “Autori e personaggi del fumetto”, affidato ad Epierre, impiega risorse per 78.000 euro (det. 09/406). Neanche un anno dopo, il 5 luglio 2005, con determina 09/412 si autorizza una spesa di 140.000 euro, secondo il preventivo presentato da Epierre, per la creazione di biografie dei protagonisti del fumetto mondiale e per la realizzazione di eventi mirati alla diffusione e alla promozione del Museo del Fumetto. Sempre ad Epierre il 6 dicembre 2005 (determina 09/842) è affidata l’ideazione e la consulenza per la realizzazione del secondo lotto del Museo, mentre alla stessa data GlobalMedia è incaricata della realizzazione di una nuova versione Dvd dell’allestimento del secondo lotto, con un investimento di 36.000 euro. Il 24 ottobre 2006 (determina 09/793) Epierre riceve l’incarico di fornire 500 biografie dei protagonisti del fumetto, di realizzare nuove teche espositive, di fornire attività di supporto grafico e di progettazione e realizzazione di due mostre temporanee per un corrispettivo di 56.000 euro. Infine, il 12 dicembre 2006, con determina 9/921, si approvano spese per modifica ed adeguamento delle sale pari a 38.895,30 euro + IVA al 20%”.
    Un elenco di spese e costi (tanti), per arrivare ad una inevitabile conclusione: “Mi sembra che l’impiego di risorse per il Museo sia stato negli ultimi quattro anni di tale entità che è giusto e doveroso chiedersi se i risultati sono stati commisurati agli investimenti. Non trovo affatto confortante che i visitatori del Museo nel Settembre Lucchese scorso – tra l’altro dopo la diffusione di forme pubblicitarie sui alcuni organi di stampa – non sia andata oltre le 500 presenze. Ed in questo caso interessa la quantità più che il fatto se siano visitatori paganti o meno oppure se il Museo possa legittimamente dirsi nazionale o internazionale. Sarebbe inoltre utile disporre di dati circa l’attività didattica e creativa offerta e svolta dal Museo, affinché se ne possa valutare il radicamento nella realtà locale. Un’ultima notazione: da quel che è dato di capire dall’intervista al professor Bono, molto del patrimonio espositivo è legato alla sua presenza in quanto derivante da prestiti in comodato gratuito di persone a lui vicine. Mi chiedo se non era il caso di creare nel tempo un patrimonio oggettivo, affinché il museo fosse veramente tale. Se le cose stanno come dice il professor Bono – e non vi è ragione per dubitarne – vedo con molta incertezza il futuro di una struttura la cui dotazione dipende dalla presenza o meno di un direttore culturale, di cui non è certo in discussione il valore o la competenza o il profilo nazionale o internazionale. In discussione semmai è il modo con cui si è giunti a determinate realizzazioni. E’ vero che i sogni sono immateriali e per natura evanescenti. Ma il Museo del Fumetto non può permettersi di essere un sogno, come certifica la materialità delle risorse investite che ho cercato, probabilmente in maniera incompleta, di elencare”.

  • luca Boschi |

    Controllato!
    La pagina dei “Lantz Italiani” (o simil tali) sembra crescere a dismisura!
    Chi ha la Guida, e nel secondo volume “si reca” a pag. 771 trova la copertina di “Sambìto” (che nel primo volume si spiega essere un lucido, e in via deduttiva una pubblicazione non autorizzata, nello specifico con qualche modifica rispetto all’originale), dovuta a Enzo Caretti e Lamberto Lombardi, la cui inconfondibile firma è presente nella copertina riprodotta dalla Guida.
    C’è una specie di incongruenza, ma più che un errore vero e proprio, direi che sia un peccato di superficialità. Di solito si fa difficoltà a spiegare che alcuni autori italiani (con tanto di firma) hanno piratato allegramente fumetti provenienti dall’estero!
    L.
    PS: Anche se questo thread si è decisamente mutato in pinzimonio, all’inizio parlava anche di Volto Nascosto, che nel frattempo è giunto anche col suo secondo numero nei più reconditi recessi della Penisola.
    A qualcuno è piaciuto? Non vi influenzo col mio giudizio…
    A Michele Ginevra, che lo ha presentato al Centro APaz il 20 ottobre, moltissimo (mi ha detto prima via cavo)…

  • Mozo Torpedo |

    Mi sembra interessante riporatre oggi, a bocce un po’ piu’ ferme, quanto dice il Centro Andrea Pazienza nella sua newsletter, a proposito di qualche vicenda lucchese a cui si è accennato sopra.
    Siamo come al solito in ritardo nel comunicare le nostre riflessioni sull’ultima Lucca Comics e sulle vicende riguardanti il locale Museo.
    Avremmo parecchie cose da dire, soprattutto sullo stesso Museo e su come il mondo del fumetto guardi in modo distorto e sproporzionato a istituzioni di questo tipo senza affrontare decentemente il tema più generale delle politiche culturali relative al fumetto e della conservazione e valorizzazione del patrimonio di opere a fumetti che
    l’Italia possiede.
    Mentre meditiamo… qualcuno si è messo al lavoro seguendo l’abc del mestiere di giornalista: reperire e consultare le fonti ed esporle.
    Così Gianluca Testa e Anna Benedetto hanno realizzato un’inchiesta in stile “Report” dove espongono una serie di atti amministrativi discutibili adottati negli anni passati dal Comune di Lucca e riguardanti la gestione del Museo.
    E’ chiamato in causa anche Gianni Bono che ha operato con l’Amministrazione lucchese per ideare e sviluppare il progetto di Museo.
    Vi rimandiamo ai link relativi ripromettendoci di fornirvi ulteriori materiali e riflessioni sul tema.
    Il Blog
    http://laquintastanza.blogspot.com/
    L’ultimo post uscito che riepiloga la vicenda
    http://laquintastanza.blogspot.com/2007/12/museo-del-fumetto-facciamo-chiarezza.html
    L’intervento del consigliere comunale Tambellini che espone le cifre su cui chiede chiarezza
    http://laquintastanza.blogspot.com/2007/12/museo-del-fumetto-lintervento-di.html
    Un primo riassunto delle delibere e determinazioni in discussione http://laquintastanza.blogspot.com/2007/12/museo-del-fumetto-delibere-e-spese.html
    AF News aveva nei giorni scorsi pubblicato un’intervista a Gianni Bono
    in cui chiariva e ricostruiva la propria collaborazione, elencando quanto realizzato e le difficoltà incontrate.
    http://www.afnews.info/public/afnews/news/newsitem1196413915,30630,.htm
    http://www.afnews.info/deposito/2007/11/bonointervista.htm
    Sempre Af News aveva pubblicato in precedenza un corposo intervento a tutto campo di Rinaldo Traini sulla storia della manifestazione che per tanti anni aveva diretto.
    http://www.afnews.info/public/afnews/news/newsitem1195724719,55251,.htm
    http://www.afnews.info/deposito/trainilucca/

  • luca Boschi |

    Adesso guardo cosa dice la Guida e ontrollo, in ogni caso la figuraccia è *loro*, non tua. Ci sono vari fraintendimenti di questo tipo. A memoria d’uomo, quel clone l’aveva disegnato Lamberto Lombardi, non Annibale Casabianca, ma anche su questo, controllerò!
    Luca

  • Andrea Leggeri |

    Se Sambito non è Woody non vedo perchè sia stato inserito nella scheda su Picchiarello… Nella Guida potevano indicare che si trattava di un clone, e non citarlo con Picchio Pacchio (e un altro che ora non ricordo) come nome “alternativo” italiano… La cosa m’ha tratto in inganno, che figuraccia!

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